L’Italia del Wedding Tourism: la Toscana in testa.

L’Italia nell’immaginario collettivo, soprattutto degli stranieri, è vista come una meta turistica unica e senza eguali, da vedere assolutamente almeno una volta nella vita. Romantica, ricca di storia e bellezze diverse, buon cibo, strutture ricettive di pregio o storiche, l’80% del patrimonio artistico mondiale.

Dopo il secondo dopoguerra i nuovi viaggiatori sono stati gli statunitensi, per poi giungere agli anni ’80-’90 con l’arrivo di viaggiatori provenienti dall’Est Europa, ex URSS, e negli ultimi anni anche gli orientali.

Un target sempre più qualificato ed esigente. L’Italia vista, quindi, non solo come culla della cultura ma anche del buon cibo, del bel paesaggio, dell’amore, e quindi luogo ideale per un matrimonio da sogno.

Romeo e Giulietta: quando il romanticismo fa rima con business

Secondo i dati della Jfk dei 44 milioni di turisti che vengono in Italia, 352 mila – circa l’8% – lo fanno per motivi legati all’amore (cioè per matrimonio, anniversari o viaggi di nozze) battendo anche la Francia che è al secondo posto con 330 mila viaggiatori innamorati. Dall’altro canto l’Italia deve competere con Spagna o Grecia (molto più economiche).

Si può quindi affermare che il mito di Giulietta e Romeo e di Renzo e Lucia resiste ancora, il sogno della Dolce Vita e di Vacanze Romane, la magia romantica dell’Italia che ha fatto il giro del mondo e sta facendo fatturare oggi parecchi milioni di euro, tanto che i matrimoni esteri stanno spazzando quelli italiani.

Gli stranieri sono sempre più propensi alle nozze celebrate in Italia (3,5% dei matrimoni totali), un dato in netta crescita rispetto a quello del 2013 (che registrava 4.728 matrimoni) una moda da 315 milioni, che secondo le stime è destinata a crescere del +10%.

ma perchè il Bel Paese attira tante coppie dall’estero?

I principali mercati di riferimento sono Cina, Giappone, India, America, Russia.

In effetti quando si parla di “Wedding Tourism” si fa riferimento ad un concetto di viaggio, concepito come spostamento in Paesi diversi dal proprio, che ha come scopo quello della celebrazione del matrimonio. In realtà si tratta di un viaggio composto dove sono coinvolti Sposi con parenti e amici più intimi, c’è un coinvolgimento particolare, un vivere quei giorni nella condivisione della gioia del matrimonio, ma anche del bello del paesaggio, della cucina e dell’arte.

Notoriamente quando pensiamo al “Wedding Tourism” cosa ci viene in mente? il viaggio di nozze! La componente principale per antonomasia, che, insieme al matrimonio stesso, inteso come destinazione, nazionale o internazionale, conferisce al termine “Turismo” il suo significato pieno e completo. Molto spesso dopo le nozze i parenti e gli amici tornano a casa, mentre gli sposi possono scegliere di organizzare la loro luna di miele in giro per l’italia.

Sono 52.600: wedding planner, fotografi, floral designer, film-makers e titolari di location (hotel di lusso, ville in campagna, ristoranti, castelli). Il turismo dei matrimoni, alimentato dagli stranieri che scelgono di sposarsi in Italia secondo una ricerca del Centro studi turistici (Cst) di Firenze ha certificato che in Italia – dati 2015 – è articolato in 7.043 eventi, con una media che sfiora i 54mila euro di spesa, per un totale di 380,3 milioni di euro di fatturato stimato.

L’impatto sul turismo non è da sottovalutare: gli eventi nel 2015 hanno generato più di 333mila arrivi e 1,1 milioni di presenze, con una media di 47 invitati ciascuno. Secondo la ricerca Cst, gli sposi provengono perlopiù da Regno Unito (26,4%) e Stati Uniti (20,7%), seguiti a distanza da Australia (8,4%), Irlanda (5,4%), Germania (4,9%), Canada (4,6%), Russia (3,3%), Francia (3%), Brasile (2,4%), e Svizzera (1,9%). I riti scelti sono divisi quasi equamente tra religioso (34,4%), civile (33,0%) e simbolico (32,6%).

La meta privilegiata dagli stranieri che vogliono sposarsi in Italia è la Toscana, terra meravigliosa, non solo perchè è la mia regione, ma perchè racchiude paesaggi da fiaba, mare, montagna, colline, arte e cibo tipico straordinari.

La Toscana e la Costiera Amalfitana tra le destinazioni più scelte. Se anche star del calibro di George Clooney, Tom Cruise, Sofia Coppola e tanti altri sono volati fino in Italia per il loro matrimonio, è indubbio che sposarsi in terre nostrane ha il suo perché. Ed infatti in molti scelgono Amalfi o Ravello, Venezia o il Colosseo, le colline toscane o qualche castello in Italia.

il mondo del wedding, crea numerose opportunità occupazionali. E può assicurare un contributo anche per i giovani che intendano formarsi in questo campo. Ma cos’è che attrae tanto in Italia da preferirla ad altre come location per il proprio matrimonio? Il Wedding made in Italy viene scelto per l’introvabile mix di buon cibo, buon vino, arte, cultura e panorami. Oltre che per la certezza di un calore umano come quello italico difficilmente si trova in altre nazioni.

Non solo hotel di pregio, ville storiche e castelli. Tra le location preferite figurano anche limoneti, agriturismi di lusso, masserie e cantine. E in molti vanno alla scoperta di borghi sconosciuti. Il flusso di turisti che arrivano per sposarsi è maggiormente quello inglese. A seguire ci sono americani, canadesi, russi e giapponesi, anche se ultimamente il mercato si sta aprendo a cinesi e indiani.

Il Wedding tourism presuppone uno studio sulla Tourism Destination, cioè far in modo che un luogo dell’immaginario degli sposi esteri sia quello che si vuole e che si identifichi come simbolo del desiderio da soddisfare. Ma tutto questo porta dei benefici al settore turistico da non sottovalutare:

  • aumentare il numero dei visitatori
  • potenziare la notorietà e l’immagine della destinazione e migliorare il posizionamento di marca
  • contribuire alla destagionalizzazione turistica
  • allungare la permanenza delle coppie e/o dei partecipanti, che spesso decidono di allungare la permanenza nella destinazione come esperienza di vacanza.

Il Wedding per stranieri, se strutturato in modo efficace ed efficiente, promuove il territorio e genera un indotto per gli operatori turistici diventando quindi uno dei nuovi modelli di marketing territoriale.

Ma affinché possa portare dei benefici è necessario creare una rete per poter realizzare e proporre pacchetti “all inclusive” comprensivi di tutti i servizi pre e post cerimonia, senza dimenticare di predisporre un’offerta “honey moon” con l’accoglienza e i servizi tipici dedicati alle coppie in viaggio di nozze.

Naturalmente il matrimonio in Italia è molto costoso e quindi il target di clientela è medio alto: secondo la BMII (Borsa del matrimonio in Italia) il costo medio si aggira intorno a 51mila euro per un matrimonio con 30 persone presenti, sposi inclusi.

È necessario quindi proporre pacchetti in aree a forte appeal turistica, anche se meno conosciute, e naturalmente proporre servizi di alto livello caratterizzati dall’esclusività.

Il Belpaese è meta ambita a livello internazionale, molto più di quello che gli italiani stessi pensino. Indicativo è un report che mostra come l’Italia sia vista molto meglio dal mondo che dagli italiani stessi. Proprio per questo in Italia c’è il boom legato al cosiddetto wedding tourism.

E’ quindi molto importante proporre soluzioni all’altezza del nostro meraviglioso paese!

Titti Santini

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fonti: , sposa mediterranea network, varie da web

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