PALAZZO PFANNER (LUCCA)

La costruzione di Palazzo Pfanner risale al 1660. Furono i Moriconi, membri del patriziato mercantile lucchese, a commissionarlo. Travolti dal fallimento economico essi furono costretti nel 1680 a vendere l’edificio ai Controni, anch’essi mercanti della seta ascesi al rango nobiliare. I Controni si dedicarono all’ampliamento dell’edificio: intorno al 1686 sovrintesero ai lavori per la realizzazione dello scalone monumentale su progetto, si presume, di Domenico Martinelli, architetto e ingegnere lucchese noto per la sua intensa attività presso le corti europee di Vienna e Praga; ai primi del Settecento commissionarono, con ogni probabilità a Filippo Juvarra, la riqualificazione del retrostante giardino; sempre nello stesso periodo affidarono a pittori ‘quadraturisti’ locali l’affrescatura delle volte dello scalone e degli interni della residenza nobiliare. È nella residenza che i Controni, nel 1692, ospitarono il principe Federico di Danimarca di passaggio a Lucca nel corso del suo Grand Tour, famoso per il “flirt” con la giovane locale Maria Maddalena Trenta.

La vicenda della famiglia Pfanner s’intrecciò con la secolare storia del palazzo verso la metà dell’Ottocento. Fu infatti Felix Pfanner (1818-1892), nativo di Hörbranz (Austria), ma di famiglia bavarese, ad acquistare progressivamente l’intera struttura dopo avervi installato, a partire dal 1846, la sua birreria, la prima del Ducato di Lucca e una delle prime in Italia. La storica Birreria Pfanner, ameno luogo di produzione e mescita collocato tra il giardino e le cantine del palazzo, chiuse nel 1929.

Il palazzo è tuttora di proprietà della famiglia Pfanner la quale, a partire dal 1995, ha intrapreso un’impegnativa opera di restauro promuovendone altresì la valorizzazione attraverso l’apertura al pubblico e l’organizzazione di esposizioni e concerti.

Lo scenografico giardino di Palazzo Pfanner, attribuito al genio di Filippo Juvarra (1678-1736) che lo progettò agli inizi del Settecento, rappresenta un pregevole esempio di giardino barocco all’italiana incuneato tra le Mura urbane e la fitta trama viaria della Lucca medievale.

Il giardino si distende tra il monumentale scalone del Palazzo, l’elegante limonaia a settentrione e i due storici boschetti di bamboo che da secoli incorniciano un spazio verde adorno di una grande varietà di piante ornamentali, palmizi e pini secolari.

In un tripudio di forme e colori che variano con il mutare delle stagioni si incontrano siepi di bosso e di alloro, tassi, magnolie, cespugli di peonie e di ortensie, antiche piante di camelie, begonie, rose e gerani, e un centinaio di antiche conche di limoni poste ai lati dei due vialetti centrali.

Nel punto di intersezione dei due vialetti si apre un’ampia vasca ottagonale posta al centro del cosiddetto giardino formale: qui, disposte l’una di fronte all’altra lungo l’asse centrale del giardino, marmoree statue settecentesche, raffiguranti le divinità dell’Olimpo greco, vigilano silenti sul costante fluire delle acque.

Per tutta la seconda metà dell’Ottocento e fino al 1929 il giardino fu la sede ufficiale della Birreria Pfanner. Durante quegli anni, sotto ad un pergolato posto a ridosso della cancellata di ingresso, molti lucchesi e forestieri erano soliti sedersi per degustare un boccale di birra Pfanner, immersi in un’atmosfera di quiete e armonia, tra schiere di pavoni e camerieri in livrea. Della storica birreria sono rimasti le ghiacciaie, le vasche in muratura e, nascoste dietro un’alta siepe di alloro, gli antichi opifici.

Per la sua grazia e perfetta geometria delle forme non stupisce che alcuni famosi registi abbiano scelto il giardino di Palazzo Pfanner per girarvi i loro film in costume. Famose le scene girate qui con Alberto Sordi ne Il Marchese del Grillo e con Nicole Kidman in Ritratto di Signora.

La parte attualmente visitabile di Palazzo Pfanner comprende l’ampio salone centrale, in cui è presente un’esposizione permanente di strumenti medico-chirurgici e antichi testi di medicina, appartenuti a Pietro Pfanner (1864-1935), e numerose altre sale arredate con mobili antichi, suppellettili d’epoca e oggetti sacri.

All’interno di Palazzo Pfanner si può soggiornare nell’appartamento ‘Principe Federico’, denominato così in onore del Principe Federico di Danimarca che da qui passò nel 1692, pochi anni prima di diventare Re Federico IV di Danimarca e Norvegia. L’appartamento, arredato con alcuni pregiati mobili d’epoca, offre una splendida vista panoramica sul giardino e sulle adiacenti Mura urbane.

Nel giardino di Palazzo Pfanner, è possibile organizzare matrimoni, cerimonie, concerti ed eventi di ogni tipo

PER INFO:

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